Classe 1985, di Pietrasanta, si è iscritto alla Scuola Alberghiera perché gli avevano detto che facendo il cuoco poteva girare il mondo. Frequenta l’Istituto Professionale di Stato “Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera” di Marina di Massa lavorando contemporaneamente per cinque anni nei ristoranti della Versilia durante le stagioni estive, diplomandosi poi nell’indirizzo Enogastronomico, sezione Cucina, a pieni voti.

Subito dopo il diploma parte per la Danimarca dove lavora a La Vela di Copenaghen per poi trasferirsi per quattro anni in Spagna, a Madrid, dove si fa le ossa in attesa del richiamo di casa, l’Italia, dove tona nel 2009 iniziando a lavorare prima al Savoy di Firenze con Fulvio Pierangelini per poi entrare a far parte dello staff di Pietro Leemann al Joia di Milano, allora unico ristorante vegetariano al mondo ad avere la stella Michelin. Resta a Milano per due anni dove diventa terzo chef di cucina e responsabile dei primi.

La voglia di tornare in Toscana infatti è forte e nel 2011 decide di trasferirsi nuovamente a Firenze. Durante un pranzo con amici al Cibrèo rimane folgorato dalla salsiccia cruda e dal famoso “Inzimino” di Fabio Picchi e il giorno dopo consegna subito il suo curriculum allo Chef. Dopo due settimane inizia la sua carriera nei Ristoranti Cibréo dove ora ricopre il ruolo di Executive Sous Chef del Ristorante e della Trattoria di Sant’Ambrogio .