Nato nel 1986, introdotto all’arte culinaria dalla nonna che lo faceva cucinare la domenica, a soli quattro anni è già in cucina a fare una crema pasticciera più che perfetta. Cresce con il mito della figura dello chef, la scelta degli studi è pertanto più che naturale. Si diploma all’Istituto Alberghiero di Montecatini Terme nel 2006 facendosi le ossa nei ristoranti della zona mentre studia, ma subito dopo vola a Londra con un biglietto di sola andata. Qui si ferma per dieci anni dove lavora anche al Chamberlain’s of London di Leadenhall Market dove diventa Premier Sous Chef e vince, nel 2012, il premio come Chef of the Year Under 26 che gli regala la possibilità di passare al Le Gavroche, primo 3 Stelle Michelin di Londra, e al Galvin at Windows all’ultimo piano dell’Hilton di Park Lane.

Esperienze folgoranti dopo le quali, però, decide di cambiare radicalmente rotta e ripartire da zero, volando verso l’Australia dove a Bondi Beach diventa Premier Sous Chef dell’Icebergs Dining Room & Bar, locale tra i primi 50 di tutta l’Australia e due cappelli della prestigiosa (ed unica guida del continente) “Good Food Guide” del The Sydney Morning Herald. Come chef sentiva però la volontà di confrontarsi davvero e fino in fondo con il mondo gastronomico italiano e decide di tornare in Italia. Prima tappa, il San Quintino Resort Country Inns & Suites nelle Langhe, rinomato per tartufi e cucina classica piemontese.

Dopo due anni viene chiamato dalle due stelle Michelin Franscesco Sposito come Executive Chef della premiatissima cucina de La Chandelle, ristorante dell’Hotel Hermitage di Cervinia. Dopo tre anni, casualmente incontra Giulio Picchi ad un congresso di Chef promosso da Relais e Chateaux nella tappa dedicata al Cibrèo. Viene così a sapere di un nuovo progetto e si candida subito. Da quel momento parte l’avventura con il Gruppo fondato da Fabio Picchi, dove ritroverà anche il vecchio amico Oscar Severini. Oggi è Resident Chef del Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar.